Rassegna stampa

TRA CASA E CORSIA quel momento. Non è come dal vivo, quando distolgo lo sguardo per vedere qualcosa al computer o scrivere una ricetta. E, d'altra parte, quando vedo il mio paziente in videocali mi rendo conto del contesto in cui vive e ciò mi aiuta a capirlo meglio». ÀI Centro clinico Nemo di Milano è nato il progetto #distantimavicini: visiste in videochiamata, riabilitazione a distanza, monitoraggio online. Ci saranno sempre buone ragioni per incontri dal vivo, ma l'idea di visi­ È una domanda cui dobbiamo rispon­ dere non solo valutando questionari, ma analizzando le registrazioni delle interazioni online». ta medica andrà ripensata: «Il processo logistico che va dalla diagnosi alla cura dovrà essere diviso nelle sue varie fasi in maniera differente. L'opportunità di poter effettuare visite online riduce i tempi morti, fa risparmiare energia e tempo ai pazienti, consente incontri più frequenti e più brevi, se è il caso, permette di fissare gli appuntamen­ ti con maggiore facilità, consente un monitoraggio più costante che aiuterà a prevenire meglio dele macchinose visite attuali» prosegue Lunetta. Per esempio, un medico potrebbe fare un colloquio lungo con un paziente avendo già tutti gli esami in mano, e magari uno brevissimo al ritiro di un esame importante che lo preoccupa; oppure potrebbe essere disponibile via WhatsApp e anche interagire diretta­ mente con il medico di base. «Il tutto contando sulla diagnostica a distanza che ormai abbiamo a disposizione gra­ zie ai progetti accumulati negli anni. E poi, se un paziente vede spesso un me­ dico è più tranquillo e dunque risponde meglio alle cure » conclude l'esperto. E chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie, per esempio gli an­ ziani? Lee Schwamm, neurologo del Massachusetts General Hospital, inter­ venendo a una conferenza online della Harvard School sul ruolo della teleme­ dicina all'epoca del Covid19, propone di riservare spazi nelle biblioteche a tutti quei pazienti che non hanno ac­ cesso internet o non sanno muoversi molto bene in questo campo. Secondo Lunetta, in Italia si potreb­ be potenziare la rete Adi, di assistenza domiciliare integrata, che doterebbe le persone delle tecnologie necessarie al loro telemonitoraggio. L'iniziativa do­ vrebbe essere inserita in un piano più generale per rendere accessibile a tutti la rete 5G. A livello burocratico bisogne­ rà anche equiparare tutte le attività che prima si svolgevano dal vivo con quelle online dando la possibilità di scegliere in fase di prenotazione e stabilendo un sistema tariffario. Interessante il caso delle cure psi­ chiatriche, come riporta lo psicotera­ peuta e direttore sanitario e qualità di Neomesia Cosimo Argentieri: «La continuità assistenziale è stata garan­ tita grazie alle tecnologie informati­ che. Sebbene il contatto umano resti imprescindibile, nelle visite in video ho potuto vedere l'assistito nel suo ambiente familiare e notare eventua­ li i cambiamenti nel tempo. Elementi importanti nell'assistenza psichiatrica. Non solo. Io stesso mi vedevo in video e ciò mi consentiva di fare autocritica su come mi ponevo, gesticolavo, mi esprimevo. Il nostro obiettivo è usare le nuove modalità per monitorare l'effi­ cacia delle visite: il paziente sta meglio al termine di un processo terapeutico? Le videochiamate sono anche un'opportunità per raggiungere tutti coloro che hanno il timore di recarsi da uno psichiatra, preoccupati dello stigma sociale. Un colloquio online lo si può fare chiusi nella propria camera, diventa quasi un rapporto intimo con se stessi nel quale subentra lo psichiatra. Delle persone che soffrono di distur­ bi psichiatrici, gli specialisti vedono la punta dell'iceberg: si stima che nel mondo ci siano 300 milioni di soggetti con depressione, 60 milioni con distur­ bo affettivo bipolare, 50 con demenza. E il 10 per cento dei bambini, dicono le cifre, soffre di problemi della psiche. 1 teleconsulti online (secondo molti studi, altrettanto efficaci di quelli «dal vivo») permettono, potenzialmente, di arrivare a molti più pazienti. «Al momento in Italia ci sono 850 mila assistiti, occorre potenziare la rete sul territorio approfittando delle nuove tecnologie ma tenendo presente che la formazione del personale sarà cruciale» conclude Argentieri. Nella medicina come nell'istruzione e in altri settori ci sono opportunità immense ancora da sfruttare, sulla base di ciò che, nel bene e nel male, ci ha insegna­ to la pandemia. © RIPRODUZIONE RISERVATA 66 Panorama | 27 maggio 2020 Data: 27.05.2020 Pag.: 64,65,66 Size: 6505 cm2 AVE: € 650500.00 Tiratura: 113946 Diffusione: 121012 Lettori: NEOMESIA 3

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