Disturbi del Comportamento Alimentare: il 15 marzo 2022 si celebra l’XI Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla
Una giornata dedicata all’informazione e alla sensibilizzazione sul tema dei disturbi alimentari, promossa da Fondazione Onda grazie al contributo incondizionato di Neomesia
Disturbi dell’alimentazione: l’importanza di un approccio multidisciplinare
Sebbene non sia ancora stato riconosciuto un protocollo terapeutico per il trattamento dei Disturbi Alimentari (DCA), tutti i recenti studi scientifici concordano sul fatto che la multidisciplinarietà e l'integrazione dei trattamenti sono la risposta più efficace.
I Disturbi Alimentari sono infatti patologie complesse, multifattoriali, che devono essere affrontate da un'equipe di specialisti: un modello integrato in cui vari professionisti si confrontano per accompagnare il paziente lungo un efficace percorso di cura, assistenza e riabilitazione.
Psichiatri, psicologi, medici internisti ed endocrinologi, dietisti, fisioterapisti, infermieri, educatori, terapisti della riabilitazione psichiatrica, lavorano insieme al paziente per affrontare la patologia in modo globale.
L’arteterapia
Non solo trattamenti medici: nella cura dei Disturbi Alimentari anche l’espressione artistica è un importante strumento di condivisione e comunicazione.
L’arteterapia, infatti, permette di tramutare in opere e manufatti artistici le proprie paure, i vissuti e le sensazioni, che potrebbero essere difficili da esprimere in altro modo.
Grazie all’arteterapia le persone affette da disturbi alimentari possono lavorare su alcuni aspetti tipici della malattia, come l’eccessivo controllo e la paura del cambiamento, per lasciare spazio alla sensorialità, all’espressione di sé e al rilassamento.
Progetti di arteterapia come supporto nella cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare
Clinica Specialistica Psichiatrica Villa Margherita (VI)
Lo studio multicentrico di Neomesia
Neomesia si è proposta di indagare il vissuto di solitudine per definirne il ruolo nell'insorgenza dei Disturbi Alimentari. Le caratteristiche e le problematiche emotive e interpersonali che i pazienti presentano potrebbero aiutare a capire come modificare i trattamenti esistenti e migliorare la pratica clinica.