La Realtà Virtuale in psichiatria

L’era del web 4.0 ha permesso di ampliare le possibilità terapeutiche riabilitative nel campo della psichiatria. Recentemente l'avvento e la diffusione della cosiddetta Realtà Virtuale ha permesso un ulteriore step in quest'ambito.

Per Realtà Virtuale intendiamo la simulazione di un ambiente tridimensionale all'interno del quale il soggetto, mediante un software e mediante dei sistemi di input e di output tramite quali sia un’interazione con il computer, riesce ad interagire con oggetti e situazioni all'interno di un ambiente per così dire virtuale prima di essere sperimentato all'interno di un ambiente reale.
Questo permette un'estrema varietà di applicazioni nell'ambito della psichiatria ma in particolar modo nell'ambito della riabilitazione prettamente psichiatrica.

La Realtà Virtuale è stata già approfondita nell'ambito della neuroriabilitazione, nella riabilitazione del dolore e recentemente si è ampliata l'offerta anche nel campo dei disturbi d'ansia, nel disturbo post traumatico da stress e nei disturbi dell'umore, della sfera sessuale e dei disturbi del comportamento alimentare.

Esistono anche delle applicazioni nell'ambito della riabilitazione psichiatrica e in particolar modo mediante programmi di Role Play in cui il soggetto può anche in qualche modo esercitare delle abilità sociali e delle abilità di comunicazione con l'altro o altri applicativi di riabilitazione psichiatrica come per esempio il caso dell’Avatar Therapy dove il soggetto in qualche modo può dialogare anche con le proprie dispercezioni sensoriali, le proprie allucinazioni uditive.
Questo è stato applicato e studiato in particolar modo nell'ambito della patologia schizofrenica.

2019-05-29