Rassegna stampa

nadiatoffa o Eccomi qui! Con tutta la voglia dei mondo al tornare a sieìene. Ci siamo quasi, la vostra energia e il vostro affetto mi arrivano dritti al cuore e mi danno una canea pazzesca. L per questo che vorrei ringraziarvi tutti uno per uno, voi datemi una mano e passate parola .. Manca poco, anche se non sarà stasera, ma giuro che ci rivediamo presto presto presto, aspettatemi © o Q jj a Piace a 262.260 persone Nadia Toffa ha commossomigliaia di fan La sua ultima foto postata risale al 1 "luglio. Da quel giorno il silenzio fino alla notizia della sua scomparsa il 13 agosto. Nadia Toffa, giornalista e conduttrice del programma Le Iene, aveva abituato i suoi fan a ricevere continui aggiornamenti sulla sua battaglia contro il cancro: «Si sorride sempre. La vita è meravigliosa assai», scriveva sul suo profilo. In migliaia, dal mondo dello spettacolo e non, hanno mostrato il loro affetto alla giornalista con varie dediche sui social. Le Iene hanno deciso di omaggiarla scegliendo di non sostituirla nella nuova stagione. chia più o meno vasta di "amici" che manifestano vicinanza e sostegno emotivo con commenti, pensieri, ma anche con gesti concreti. Si apre una dimensione di contatto che, ben– ché virtuale, serve sia a chi manda il messaggio die a chi lo ri– ceve, si crea un vero e proprio legame che spinge il narratore ad aggiornare i suoi contatti e questi ultimi ad aspettare con trepidazione il nuovo post. Ciò determina nel nostro cervel– lo un'attivazione fisiologica degli stessi neurotrasmettitori che sono alla base della costruzione dei legami di amicizia e amore, ma anche delle dipendenze comportamentali ». Le problematiche per le quali funziona di più l'effetto «me too»? Sicuramente fanno molto leva le esperienze a sfondo estetico, come i disturbi alimentari che colpiscono in Italia circa 2 milioni di ragazzi e ragazze, con esordio principal– mente tra i 12 e i 25 anni. Proprio l'età media di chi usa di più Instagram. «Ciri soffre di un disturbo alimentare può trovare proprio nella condivisione in rete un aiuto che proviene da chi vive o ha vissuto le stesse difficoltà», spiega Pannocchia. «La comunità di sostegno nata su Instagram ha una parola d'ordine: recovery, guarigione. Gli utenti escono dalla solitu– dine in cui il disturbo li ha trascinati chiedendo, e soprattutto ricevendo, aiuto da gruppi di seguaci virtuali che, pur non conoscendosi, offrono supporto attraverso commentì posi– tivi e incoraggianti». Ma non è tutto. «Succede anche per le malattie contro cui si lancia una sfida», aggiunge Lavenia, «per le quali non c'è certezza di cura (siano esse fisiche o mentali), e per le quali si ritiene comunemente fondamentale anche l'atteggiamento Non solo donne I l desiderio di raccontarsi non ha differenze di genere. «Le donne sono per natura più disponibili a mostrare le proprie parti vulnerabili e a ricercare sostegno emotivo, anche nella vita offline», spiega lo piscoterapeuta Giuseppe Lavenia. «In genere si raccontano senza paura di essere identificate con le proprie fragilità, anche in Rete». Di recente, però, molti personaggi maschili hanno condiviso via web dolorosi percorsi di malattia e guarigione. «Grazie anche al la mediazione dei social», sottolinea lo psicologo Lucio Samo, «assistiamo sempre di più nel maschio a un'accentuazione di tratti tipicamente femminili quali sensibilità, esposizione onesta delle proprie fragilità, coraggio di riconoscere le proprie debolezze, senza vergogna». Gianluca Vialli, Michael Bublé, in ultimo SinisaMihajlovic hanno testimoniato il proprio dolore e reso pubbliche le proprie malattie usando anche i canali del web. Manuel Bortuzzo, nuotatore gambizzato da un colpo di pistola, è molto attivo su Instagram: scrive, racconta, lancia messaggi di positività e... guanti di sfida ai suoi colleghi. Per lui nomila follower. «Tali testimonianze riequilibrano un po'le "sorti social del dolore" che sono uguali per tutti», conclude Samo, «indipendentemente dal sesso di appartenenza del personaggio che si espone al pubblico nella dura, dolorosa, nudità». EB3EÉSS31 SANTO STEFANO/NEOMESIA 3

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