Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato da manie e fissazioni, ossessioni e/o compulsioni, pensieri, impulsi ricorrenti che portano la persona a ripetere in modo anormale azioni materiali o mentali in modo incontrollabile.

Le ossessioni mettono in atto una serie di emozioni sgradevoli (paura, disgusto, colpa, ansia) con l’esigenza pressante ed incalzante di trovare una soluzione per gestire il proprio disagio (il classico esempio di ossessione è il soggetto terrorizzato dai germi o dallo sporco).

Le compulsioni si manifestano con comportamenti bizzarri ed eccessivi,  ripetitivi (come controllare, lavare/lavarsi, ordinare, ecc.) o azioni mentali (pregare, ripetere formule, contare) che servono al soggetto per contenere il disagio emotivo provocato dai pensieri e dagli impulsi che caratterizzano le ossessioni di cui soffre.

Il disturbo ossessivo compulsivo può esordire nell’infanzia, nell’adolescenza o nella prima età adulta, in molti casi i primi sintomi si manifestino molto precocemente, nella maggior parte dei casi prima dei 25 anni.

La presa in carico precoce del disturbo ossessivo compulsivo è fondamentale per evitare la cronicizzazione dei sintomi nel tempo.
La terapia farmacologia può essere di aiuto e di supporto ma in questi casi  è importante un percorso di psicoterapia cognitiva comportamentale che miri alla cura del disturbo attraverso la modificazione di alcuni processi di pensiero automatici e disfunzionali.

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