La terapia cognitivo-comportamentale (Cognitive Behaviour Therapy - CBT) nasce negli anni sessanta inizialmente come terapia per curare i disturbi d’ansia, ma è stata poi applicata ad altre patologie psichiatriche, come i disturbi dell’umore, della personalità, dell’alimentazione.

È una terapia molto specifica, focalizzata sugli aspetti cognitivi e comportamentali, con un approccio globale a 360 gradi sulle aree di funzionamento della persona.
La terapia punta all’individuazione delle credenze cognitive disfunzionali (si tratta di ‘convinzioni’; nell’attacco di panico è ad esempio la sensazione di morire) e dei comportamenti che le mantengono (circoli viziosi, cicli interpersonali…), senza trascurare aspetti relazionali e affettivi.

Individuato lo schema cognitivo ed il comportamento che lo sostiene, la CBT inquadra la modalità di funzionamento del disturbo e gli obiettivi sui quali lavorare in modo costante e sistematico per il superamento ed il contenimento dei disturbi.

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Maria Fontana

Psicologa

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