immagine evento Come sta il mio cervello? Te lo dice lo screening cognitivo

Spesso trascurato e portato a livelli di stress eccessivi, il cervello è un organo che ha invece bisogno di momenti di pausa, che non sempre siamo disposti a concedere.

Livelli di lavoro eccessivi, dettati da continui problem solving; uno stile di vita frenetico, stimolato a tenere altamente performanti anche i momenti del nostro tempo libero; la ricerca continua di obiettivi da raggiungere, tipica della competitività e dell’incostanza umorale di cui soffre la società moderna; situazioni personali che ci mettono sotto pressione, in un welfare spesso carente in cui ci si ritrova ad essere caregiver contemporaneamente di genitori anziani o malati e di figli giovani.

Il nostro cervello può arrivare a sostenere tutto questo, un carico enorme, di cui non ci rendiamo conto finché non subentrano alcuni campanelli di allarme, ovvero l’insorgenza di disturbi che segnalano la compromissione dello stato di salute mentale.

Il cervello è un organo del nostro corpo, come ogni organo portato ad uno sforzo eccessivo può ammalarsi – spiega la dottoressa Fabiola Ferrentino direttrice sanitaria dell’Istituto di Neuroscienze di Roma -. Diversi studi scientifici hanno già dimostrato la necessità vitale del cervello di avere dei momenti di decompressione e pausa”.

Cosa succede quando non riusciamo a staccare e far riposare il cervello?

Stress; insonnia; affaticamento nelle attività anche più banali della vita quotidiana; mancanza di capacità di concentrazione; amnesie;  ansia.

Sono tutti sintomi che rilevano un malessere mentale che, se trascurato, può degenerare e diventare una condizione patologica.

illustrazione di stress, insonnia, affaticamento

Il malessere mentale, se trascurato, può diventare una condizione patologica

Come si valuta la salute del nostro cervello? Lo screening cognitivo

Lo screening cognitivo è un primo passo, è una valutazione neuropsicologica, sia per bambini sia per adulti. All’Istituto di Neuroscienze lo proponiamo nelle attività del Centro Neurologico.

Si tratta di un colloquio e di test specifici che valutano l’efficienza cognitiva sulla base di parametri standardizzati.

Con lo screening si valutano funzioni cognitive quali: memoria, attenzione, linguaggio, flessibilità cognitiva, capacità di ragionamento, livello di apprendimento.

È un test cognitivo che viene utilizzato sia in caso di patologie (esiti di Ictus, malattia di Alzheimer…) ma anche e soprattutto come  strumento di prevenzione della salute mentale, perché valuta le prestazioni cognitive e aiuta a diagnosticare la presenza di eventuali deficit.

immagine test cognitivo

Esempio di test cognitivo

immagine test cognitivo bambini

Test cognitivo per i bambini

immagine test cognitivo anziani

Test cognitivo per adulti e anziani

In base alle informazioni fornite dai risultati dello screening, si predispone un percorso terapeutico.

Si va da terapie di integrazione della memoria ad esercizi di potenziamento cognitivo e di allenamento della mente per contrastare l’impatto dell’invecchiamento cerebrale; da percorsi riabilitativi più articolati, in base al disturbo rilevato, a programmi personalizzati di rivalutazione dello stile di vita e dell’alimentazione, che ha un ruolo importante nel bilanciamento dell’equilibrio tra mente e corpo.

Quanto conta lo stile di vita nel nostro benessere mentale?

È fondamentale. Oggi manca la consapevolezza di quanto in realtà siamo fragili se non curiamo il nostro modo di vivere.

Non riusciamo mai a capire fino a che punto possiamo tirare la corda. Le persone non fanno più la pausa pranzo, mangiano in ufficio magari ancora attaccati allo schermo del pc o dello smartphone. Il rischio di burn out è sempre dietro l’angolo.

Tra le attività del Centro Neurologico dell’Istituto di Neuroscienze rientra anche la presa in carico a 360 gradi dello stile di vita: dall’igiene del sonno ad una dieta bilanciata, con percorsi di prevenzione ed esercizi che aiutano l’individuo a ritrovare la consapevolezza di sé e riequilibrare i ritmi biologici della propria vita.

Un’esigenza sempre più ricorrente alla quale cerchiamo di dare risposte concrete.

Il Covid ha rallentato i nostri ritmi, ma come ha influito sul nostro stile di vita?

Il Covid-19 è stato devastante, ha evidenziato la fragilità della nostra salute mentale. Ha generato diversi disturbi dal punto di vista delle funzioni cognitive, ancora al centro di studi sul long Covid.

La nebbia cognitiva tanto citata è uno degli effetti registrati di frequente, così come l’alterazione di gusto e olfatto che sono legati al nostro cervello.

Sono stati anni in cui il nostro stile di vita è stato rivoluzionato, per certi versi rallentato, ma in modo non sano, come un fulmine a ciel sereno, ha imposto dinamiche forzate che hanno stressato tutti, creato uno situazione di difficoltà, di insicurezza e ansia generale.

Ora, invece, siamo ripartiti accelerati, c’è stata la voglia di un nuovo inizio, ma in realtà il nostro cervello si porta ancora dietro le conseguenze delle difficoltà di questi anni difficili.

Quali sono i consigli da dare?

Non andare mai avanti per inerzia. Ascoltarsi e domandarsi cosa non va, rivolgersi agli specialisti.

Sottoporsi ad uno esame cognitivo significa fare prevenzione della salute del cervello.

Lo screening riguarda proprio le persone che si ritengono sane, perché significa fare un check up per sondare la presenza di eventuali deficit di cui non siamo consapevoli, ma che condizionano la qualità della nostra vita.

Rallentare non significa fermarsi, ma trovare equilibrio e regolarità nelle abitudini.

Ci sono pratiche come la Mindfulness che aiutano a riportare l’attenzione sul momento presente e ascoltarsi di più, con maggiore consapevolezza; esistono percorsi di riabilitazione cognitiva che aiutano la corretta gestione delle risorse cognitive, come l’attenzione.

Oltre alla valutazione cognitiva è importante avere anche momenti di decompressione: il cervello ha bisogno di momenti di riposo per funzionare al meglio.

immagine di una donna che pratica la Mindfullness

Pratiche come la Mindfulness aiutano a riportare attenzione sul momento presente e ascoltarsi con maggiore consapevolezza

immagine iniziativa Settimana del Cervello. 13 -19 marzo 2023

In occasione della "Settimana del Cervello" (13-19 marzo 2023), l’Istituto Neuroscienze Neomesia Gruppo Kos di Roma promuove un programma di incontri divulgativi gratuiti con esperti e aperti al pubblico.
Sono previsti, infatti, screening individuali gratuiti per persone di tutte le età a cura dei medici dell’Istituto Neuroscienze Neomesia.
Per avere maggiori informazioni e prenotare il tuo appuntamento per una valutazione gratuita puoi scrivere a fabiola.ferrentino@neomesia.com

Scarica la brochure con gli appuntamenti

Cosa dicono gli studi?

Gli autori di vari studi hanno dimostrato che le aree cerebrali che sono attive durante il riposo sono anche quelle coinvolte nell'elaborazione di informazioni e nel pensiero creativo. Uno studio pubblicato sulla rivista Neuroscientist già nel 2010 aveva analizzato l'importanza del "Default Mode Network" (DMN), che è attivo quando il cervello è a riposo. IL DMN è strategico nel pensiero creativo, nella memoria autobiografica e nella comprensione degli altri, ed è fondamentale per il benessere mentale.

2023-03-10